Riportiamo un estratto dell’articolo scritto da Federico Mereta con l’intervista a Riccardo Trentin e pubblicato nell’Unione Sarda del 15 novembre 2021 nell’inserto Salute.

Nell’attesa, si sviluppano sensori della glicemia che controllano costantemente i valori del glucosio nel sangue, dall’altro sono a disponibili microinfusori, piccoli, sicuri, affidabili e multifunzione. Integrando le tecnologie, si possono aiutare, con la necessaria appropriatezza e con la giusta “istruzione”, le persone con diabete di tipo 1. E’ il messaggio che è emerso dagli esperti che hanno partecipato venerdì 19 novembre alla trasmissione Speciale Ippocrate, su Videolina venerdì 19 novembre. A discutere delle nuove frontiere per il monitoraggio e la cura del diabete in Sardegna c’erano: Giancarlo Tonolo, Direttore della Struttura complessa di Diabetologia della ASSL di Olbia e coordinatore regionale per la Sardegna della SIMDO, Carlo Ripoli Direttore SSD Diabetologia Pediatrica, AO G. Brotzu di Cagliari, Alessio Lai, Presidente AMD Sardegna, Mariangela Ghiani, Presidente SID Sardegna e Riccardo Trentin, Presidente della Federazione Rete Sarda Diabete Ets-Odv.

“L’attuale emergenza dimostra che i sistemi sanitari regionali di assistenza come la rete diabetologica dovrebbero essere sempre più centrati sulle necessità e i bisogni  delle persone con diabete – spiega Trentin. In questo momento di estrema criticità è fondamentale la sinergia tra tutti i soggetti che a vario titolo operano nel sistema. L’importanza di questa collaborazione è stata pienamente compresa e attuata dalle società scientifiche, che si sono prontamente attivate al fine di ridurre al minimo i problemi quotidiani delle persone con diabete, attraverso la predisposizione di protocolli di teleassistenza e telemedicina, in modo da favorire la fruizione dei servizi e non lasciare nessuno indietro. Questa esperienza fornisce un modello di erogazione delle prestazioni sanitarie che, finita la fase di emergenza, è auspicabile entri a far parte della gestione ordinaria della patologia diabetica per gli evidenti benefici sociali che apporta. Il dialogo incessante con le Istituzioni ha prodotto una sensibilizzazione della politica verso il tema del diabete come mai era accaduto in precedenza per lo sviluppo di azioni concrete che andranno ad incidere sulla vita delle persone con diabete e delle loro famiglie”.

I microinfusori, in questo senso, in presenza di un sensore glicemico portano con sé grandi benefici come un miglior controllo glicemico, una riduzione della variabilità̀ glicemica, una minor frequenza di ipoglicemie severe, una riduzione del fabbisogno insulinico giornaliero con una maggiore flessibilità̀ rispetto alle tradizionali terapie con “penne da insulina” migliorano in maniera considerevole la qualità e di vita delle persone con diabete.